giovedì 9 giugno 2011

Giuoco Reale, due biribissi del '700 a confronto



"Giuoco Reale. Denari in tavola. Oro coperto non si paga". Sopra, il tavoliere a olio su tela nelle collezioni dei Musei di Strada Nuova e con la cui riproduzione si è giocato in qualche occasione a Palazzo Rosso.

Sotto, l'acquaforte che avverte "Jeu Royal. Or couvert ne se paye pas", scovata da GiochiDell'Oca.it nelle collezioni Rothschild di Waddesdon Manor, in Gran Bretagna. La struttura è ornata da immagini disegnate con un tratto più elegante e i bordi superiore e inferiore permettono di scommettere anche su gruppi di figure: donne, stemmi, uccelli, quadrupedi, uomini, frutti. L'ultima colonna a destra è dedicata al mare e ai bastimenti e fa vincere il banco, come d'abitudine nel Biribissi "all'uso di Genova".



Una versione semplificata e didattica -- ricavata dalla stampa di Filippo Succhielli, fine XVI secolo, nella Raccolta Bertarelli -- è stata pubblicata online dal Victoria & Albert Museum in occasione della mostra At Home in Renaissance Italy (2006-2007) ed è scaricabile ancora oggi che sembra offline -- "To play this non-gambling version of the game you will need to first print out two sheets of the game", corsivo nostro -- la quale è a sua volta simile a un esemplare conservato al British Museum:
Game board with numbered pictorial compartments of objects, animals and characters from 1 to 42 in six rows of seven, beneath which instructions in letterpress on how to play the game. At the bottom, in three rows of fourteen, smaller numbered versions of the pictures in the compartments in the same order"; XIX secolo?