mercoledì 4 novembre 2009

lunedì 28 settembre 2009

Giochi africani a "Fa' la cosa giusta"



Dal 25 al 27 settembre il Museo delle Culture del Mondo - Castello d'Albertis di Genova ha partecipato a Fa’ la cosa giusta! Liguria, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili nell’Area Porto Antico. Il gioco dell'awele, con i tavolieri dell'Africa occidentale del museo, hanno fatto parte delle attività proposte al pubblico durante le te giornate dell'iniziativa. Su un monitor, inoltre, scorrevano le immagini delle diverse forme che il gioco di semina ha assunto nei diversi paesi del mondo.

domenica 27 settembre 2009

Adedigba Abbis e la filosofia dell'awele


Mr. Adedigba Abbis, an expert on Yoruba culture, explains the philosophy of Manqala games in African society.

mercoledì 12 agosto 2009

Un diorama del '700 diventa un gioco ottico


Marc Théodore Bourrit, Vue Circulaire des Montagnes qu'on découvre du Sommet du Glacier de Buet, incisione da Horace-Bénédict de Saussure, Voyage dans les Alpes, vol. I (1779)

Albert Smith e il Monte Bianco al Museo Transfrontaliero di Courmayeur - Nello spirito degli spettacolari diorami vittoriani di Albert Smith che si incontreranno proseguendo nel percorso della mostra, al centro della sezione dedicata al Monte Bianco nel Settecento (e di fronte all'originale), il visitatore può giocare a "entrare" nella stampa del diorama circolare di Marc Théodore Bourrit, riprodotta con sei metri di diametro sul pavimento, e vedersi all'interno di essa grazie a uno specchio sistemato sul soffitto.

mercoledì 29 luglio 2009

Il Mancala e l'era digitale: Mancala Touch, Nokia


This is a gameplay video of Mancala Touch, a smartphone version of the traditional African board game (this game is also sometimes known as Bantumi). The version shown here is running on the Nokia N97.

sabato 25 luglio 2009

Il Monte Bianco e i giocattoli di Albert Smith



Sopra: gigantografia di Cuthbert Bede, Mr. Albert Smith's Mont Blanc Room at the Egyptian Hall, Piccadilly, 1855. Collezione privata, Italia.

Il genio commerciale di Albert Smith lo ha portato a sviluppare l'antenato del merchandising di oggi: in vendita durante le sue conferenze, gli spettatori potevano comprare oggetti a tema come ventagli, un gioco dell'oca, piatti souvenir, la versione per ragazzi della cronaca dell'ascensione del Monte Bianco. E anche giocattoli, come il visore [peep-show] che permetteva di ricreare, nella stanza dei bambini, la conferenza-spettacolo dell'Egyptian Hall. Si possono cambiare le litografie colorate ad acquerello dello sfondo, che corrispondono alle viste dell'Ascent of Mont-Blanc (1852), e una di queste, il Grand Plateau by Moonlight, è su carta trasparente: sistemando una candela dietro la stampa si poteva imitare la luce della luna.

I visitatori della mostra Albert Smith e il Monte Bianco al Museo Transfrontaliero di Courmayeur hanno potuto vedere uno di questi peep show (nell'immagine l'esemplare andato in asta di recente) e giocare con la riproduzione gigante di un altro di questi rari giocattoli, che riproduce l'interno dell'Egyptian Hall, sostituendo le stampe del fondale così come avveniva durante la conferenza di Smith, e ripercorrere l'impresa come in una nursery dell'epoca. (Foto Lanzeni, Courmayeur.)

martedì 30 giugno 2009

Smith, The New Game of Mont Blanc (1856-1870)



Courmayeur (AO) - Sopra: gioco di percorso The New Game of Mont Blanc (Charles Warren, London 1861, gentilmente concesso dall'Alpine Club, London). Esposto nella mostra Albert Smith e il Monte Bianco, Museo Transfrontaliero, Courmayeur, giugno 2009-aprile 2010, a cura di Pier Paolo Rinaldi.



Sotto: in una delle vetrine sullo sfondo un'altra edizione del gioco (A.N. Myers & Co., London 1868, gentilmente concesso dal Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi", Club Alpino Italiano, Torino) e in primo piano la riproduzione con cui hanno potuto giocare i visitatori della mostra dedicata ad Albert Smith (1816-1860), autore e intrattenitore vittoriano e "inventore", per molti aspetti, dell'alpinismo che conosciamo oggi. (Foto Lanzeni, Courmayeur.)


"Si è fin qui ritenuto", scrive Piero Nava nel saggio 'Smith e il gioco del Monte Bianco' (2006) "che di quest'ultimo esistessero due edizioni e che i pochi (una ventina, forse una trentina) esemplari sopravvissuti fossero tra loro uguali; al contrario, si contano almeno quattro edizioni, con notevoli varianti nel disegno, pubblicate probabilmente tra il 1856 e il 1870." Nell'ultima edizione, parzialmente ridisegnata, nella Mer de Glace (casella n. 35) appare addirittura una barchetta."

Qualche immagine della mostra (foto Lanzeni, Courmayeur).

sabato 27 giugno 2009

Lara Croft e una variante del Gioco Reale di Ur



Tomb Raider 4: nel gioco -- simile a quelli trovati da Leonard Woolley nel cimitero reale di Ur -- ora al British Museum -- e le cui regole si trovano nei testi cuneiformi -- i dadi usati sono a due facce come quelli del Senet.

domenica 17 maggio 2009

Mazziniano, il gioco e la storia politica


Museo del Risorgimento - Istituto Mazziniano. Qui abbiamo raccolto, in omaggio al luogo dedicato ai tempi e agli uomini che hanno portato all’unità d’Italia, giochi in cui si riflettono i grandi momenti storici che hanno lasciato un segno nella storia europea e del nostro paese tra Settecento e Ottocento.



L´Italia del secolo decimonono ossia il nuovissimo giuoco dell´oca viene pubblicato il 25 febbraio 1861 dal giornale milanese La Cicala Politica ed è ricco di allegorie (la Sacra Pantofola papale) e di ritratti di eventi (Villafranca), luoghi (il carcere dello Spielberg), figure storiche maggiori e minori (come Cavour e i Carbonari), e di ritratti di quei momenti e personaggi storici che ricordiamo dai tempi della scuola, come il Concordato e Vittorio Alfieri, l`armistizio di Villafranca e Ugo Foscolo, Cavour e i Fratelli Bandiera.
[ Gentilmente concesso dal Museo Centrale del Risorgimento, Roma ]

Il Jeu de la Révolution Française è stato stampato a Parigi l’anno della presa della Bastiglia, l’evento ricordato nella prima casella di un percorso che porterà al ritorno del re alle Tuileries e alla convocazione dell’Assemblea Nazionale (5 maggio 1789). Lungo la strada incontreremo avvenimenti grandi e piccoli cui la Rivoluzione ha dato l’avvio, l’istituzione del Giudice di Pace, le giurie popolari, “il sale a un soldo alla libbra” e il riconoscimento della cittadinanza agli ebrei. In un campo di grano un contadino scaccia un prete con un gesto solenne: sono state cancellate le decime sui raccolti da pagare al clero. Tradotto dal francese a cura dell’Alliance Française de Gênes.

Nel 1821, poco dopo la morte di Napoleone, viene pubblicato con singolare tempismo – quasi un marketing ante litteram – il Jeu Historique de la Vie de Napoléon che raccoglie in ordine cronologico i momenti più importanti della sua vita di uomo e di condottiero non chiusa dalla morte (casella 43) ma da una sua vera e propria apoteosi, assiso su una nuvola. Se si cade a Waterloo si è costretti a ricominciare il gioco da capo, a Sant’Elena si perdono due giri, e in un angolo del tavoliere vediamo persino il futuro imperatore da bambino che, al collegio di Brienne, dà lezioni di strategia ai compagni durante una battaglia a palle di neve. Tradotto dal francese a cura dell’Alliance Française de Gênes. e gentilmente concesso dal Musée National de l`Éducation, Saint-Ouen l`Aumone, Francia.

lunedì 2 febbraio 2009

Zambia: playing bao with little Leon



Having met Leon and his parents, Claudia and Thomas, in Lusaka and taken their recommendation to stay at Cholwe Adventures in Livingstone, we weren't surprised when they arrived two days later. A fun-filled afternoon was spent playing this traditional african game, which in Malawi (where they'd learned to play) is called bao.
Si gioca veloci, se si impara da piccoli! Leggi le regole su Wikipedia.