
Il tavoliere di congklak del Castello d'Albertis-Museo delle culture del mondo (Genova)
Immagini del congklak a Singapore, Ford Factory Fiesta (2006).
DOMENICA 23 SETTEMBRE
FESTA PER BAMBINI dell'ANIMA DELLE PICCOLE COSE
Dalle ore 15,30 alle 16.30 e dalle 18.30 alle 19.00
SFIDIAMOCI ALL’AWALE, IL GIOCO NAZIONALE AFRICANO, a cura di Elio Micco e Pier Paolo Rinaldi
VISITA PER BAMBINI ALLA MOSTRA "L'ANIMA DELLE PICCOLE COSE" a cura dei Servizi Educativi e DidatticiL’anima delle piccole cose: arte del quotidiano in Costa d’Avorio
Ore 16.30
ESPERIENZE MUSICALI CON IL GRUPPO GNAWA
Membri della confraternita Sufi marocchina, a cura di Echo Art
La musica Gnawa produce una delle espressioni più importanti della trance-music africana, da sempre oggetto di studio antropologico e etnomusicologico. La principale pratica della confraternita è la partecipazione collettiva alla Lila e alla Derdeba, rituali di musica e danza vissuti come liberazione catartica, avvicinamento spirituale e perdita di coscienza.
Ore 17.30
UNA GIORNATA AL MERCATO CON JIGHI, BAMBINO GRIOT BURKINABÉ
Narrazione con musica, illustrazioni e canto delle avventure del piccolo Jighi in un villaggio del Burkina Faso. Illustrazioni di Maya Boll. Musica e canti di Ettore Bonafé e Brahima Dembelé
Un'immersione nell'atmosfera di un mercato del Burkina Faso attraverso musiche, immagini e l'incontro con personaggi per noi insoliti o dimenticati, ancora attuali nei villaggi africani che prendono vita dalla mano dell'illustratrice durante la narrazione e il canto.
Laboratori gratuiti
Ingresso al museo ridotto per bambini 3.50 euro e per adulti 4.50 euro
Caratteristiche
L'Awélé è composto di una cassetta a scompartimenti tradizionalmente è in legno (pioppo), e di 48 palline spesso di mollusco, o di frutta secca, che non ci è stato possibile individuarne il nome.
La cassetta a scompartimenti ed è composto di 12 buchi grossi che possono contenere una quantità enorme di palline, o mollusco, o di frutta secca; anche se ce ne sono normalmente solo quattro per ogni buco.
Ci sono due file di 6 buchi ognuno, Che ci costringe purtroppo a giocare solo in due. Si potrebbe provare a giocare in 12, ma ciò crea delle difficoltà di coabitazione fra i giocatori, concentrati intorno a una cassetta di 30 cm circa.
Il gioco è piazzato fra i due avversari, a uguale distanza, costituendo un confine psicologico. Ciascuno possiede il territorio più vicino a lui, sia 6 buchi.
Messa in Gioco
La messa in gioco iniziale è la seguente: 4 palline in ogni buco. Se avete perso una diverse palline, chiudete il gioco, perché è impossibile giocare.
Prima di cominciare la partita, i due giocatori si devono salutarsi lungamente scuotendo la testa languidamente (è un gioco Africano, no dimentichiamolo). Devono chiacchierare, cioè parlare di tutto e di niente (del tempo della famiglia...). Avete notato che per giocare a l'Awele, ci vuole molto tempo. Non cominciate la partita se non avete cinque minuti.
Tattica
Se le regole del gioco appaiono molto facili, esistono numerosi sottigliezze nel gioco, che scoprirete con la pratica. Tuttavia esistono delle regole fondamentali.
Evitate i buchi troppo pieni (+ di 10 palline), perché prima poi le dovete giocare e si rischia di fare troppi danni.
Nel suo proprio campo, le parti deboli sono i buchi dove ci sono solo 1 o 2 palline, che si rischia di perdere.Regola 2
- Calcolare bene prima di giocare, li errori sono facili.
- Con 12 palline si fa un giro completo del gioco, vale a dire che si mette una pallina in ogni buco, fino al punto di partenza.
- Normalmente la partita finisce quando rimangono solo 2 o 3 palline in gioco.
E' la stessa cosa per gli spostamenti, ma si mangia quando ci sono 2, 4, o 6 palline nell'ultimo buco.
Regola 3
Questa regola è più facile, ed il gioco più veloce, purtroppo l'autore di queste righe, non essendo Africano, gli manca alcune sottigliezze di certe regole. Divertitevi con le due prima partite, oppure cercate un Africano che ve lo spiega.
The Grand Unveiling of the panoramic painting "Effulgence of the North" at the Velaslavasay Panorama in Los Angeles, was coupled with a grand Alpine Spectacular on Saturday July 21st 2007.
Giacomo Casanova (1725-1798), dalle Memorie scritte da lui medesimoEra severamente proibito a Genova, ciò che costituiva una ragione importante del favore di cui godeva, ma la proibizione non poteva estendersi alle riunioni private, poiché il governo non ha il diritto di esercitare il suo potere all’interno delle case. Insomma, trovai un biribissi impiantato in casa di madama Isolabella. I giocatori che lo tenevano andavano da un palazzo all’altro, quando erano chiamati, e gli amatori di quel gioco, avvertiti, non mancavano al convegno. Benché il Biribissi sia nel numero delle cose che mi sono più antipatiche, per fare come gli altri mi misi a giocare anche io. Nella sala in cui si giocava c’era un ritratto della padrona di casa in costume d’Arlecchina; e per un capriccio del caso c’era un’arlecchina anche nel tavoliere del biribissi. Per galanteria, cedendo a un impulso naturalissimo, scelsi quella casella e giocai su quella sola.